La European Clusters Alliance (ECA) è l’organizzazione che racchiude al suo interno oltre 900 tra clusters europei e che fin dal primissime fasi del manifestarsi dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 ha istituito il Rapid Alert Function, uno strumento per notificare direttamente alla Commissione Europea le principali disruptions, le raccomandazioni, i bisogni e le soluzioni che i 14 ecosistemi industriali europei hanno sofferto e soffrono, raccogliendole direttamente dagli esperti che vi lavorano.
A riguardo, ECA organizza mercoledì 29 luglio, dalle ore 08:30 alle 09:30, in modalità virtuale, una sessione ad hoc dedicata al comparto cosmetico e intitolata Changes in the Cosmetic Value Chains.
Una platea di Commissari europei, clusters manager ed esperti di settore provenienti da tutta Europa, ascolterà e potrà interagire con Roberto Rocca di Politecnico di Milano che introdurrà l’Osservatorio Sustainable & Digital Beauty, naturale evoluzione dell‘Osservatorio AD-COM e promosso da Politecnico di Milano, Adrià Martínez Noveleta del Beauty Cluster Barcellona con Justine Hegon della Cosmetic Valley francese e Matteo Locatelli, Vice presidente di Cosmetica Italia in rappresentanza del comparto cosmetico italiano.
Quali sono le principali disrputions patite dal comparto a seguito della pandemia di Covid-19 ed emerse nel corso della sessione?
- 1^ disruption: diminuzione del ricambio durante il periodo pandemico.
Il comparto cosmetico ha subito una netta diminuzione del fatturato a causa degli effetti dell’emergenza sanitaria. Da un aumento del 2,5% registrato a febbraio, rispetto all’anno precedente, la variazione del fatturato ha raggiunto il -8,5% nel mese di giugno, interessando pesantemente la maggior parte delle aziende del settore. Inoltre, è stata individuata una riduzione delle esportazioni nel periodo di blocco (-21,45%) con una parziale ripresa nel periodo successivo all’emergenza, che mostra tendenze instabili nella generazione dei ricavi.
- 2^ disruption: cambiamenti di comportamento dei clienti.
La crisi di Covid-19 ha generato diversi impatti negativi sul comportamento dei consumatori.
Stress mentale, notizie negative, mancanza di attività fisica, aumento di peso, impatto sulla fiducia in se stessi, meno interazione sociale, riduzione dell’acquisto di articoli da toeletta (come ad esempio quelli per la rasatura, diminuzione della vendita di fragranze, e makeup). Tutto ciò ha portato ad una domanda costante e in continuo aumento del consumo di prodotti igienici (come gel sanitario, ecc.) durante i periodi di lockdown a scapito dell’acquisto di altri prodotti chimici e cosmetici, che al contrario hanno subito una forte interruzione della domanda.
- 3^ disruption: conversione della produzione durante il blocco.
Durante l’emergenza sanitaria, molte industrie cosmetiche hanno temporaneamente spostato il loro layout di produzione e la pianificazione al fine di contribuire alla produzione di gel sanitario e per favorirne la disponibilità durante la crisi e soddisfare la domanda.
Per maggiori informazioni relative alla sessione è possibile consultare la pagina che la European Cluster Alliance ha dedicato alla sessione e disponibile al seguente LINK;
Per rivedere la sessione consulta il seguente LINK